Progetti per le scuole superiori
Informazione e prevenzione pensate per i giovani
È comune, ripensando agli anni passati a scuola, conservare il ricordo dei propri insegnanti: quel professore che interrogava sempre a sorpresa, la prof che ci ha mostrato comprensione senza che dicessimo niente, i docenti lasciano il segno, che lo vogliamo o meno, e arrivano a costituire un tassello importante delle nostre vite.
La loro è una responsabilità enorme, che influisce su entrambe le parti e che offre l’opportunità di delineare alcune tappe fondamentali nel percorso di crescita.
La scuola rappresenta uno dei primi luoghi dove socializzare e intessere legami, in cui si impara a confrontarsi con coetanei, ma da cui spesso ci si aspetta approvazione.
È il contesto in cui si ha il primo approccio al fumo: che ci venga offerta da un/a compagno/a più grande che si vuole impressionare o dal gruppetto di amici/he di cui si desidera far parte, “la prima sigaretta” è un evento di passaggio che prima o poi potrebbe accadere.
Per questo è importante parlarne proprio tra quelle mura, con compagni e insegnanti, instaurando un dialogo tra pari che non demonizzi e non sia costituito da frasi fatte, bensì che coinvolga in un percorso condiviso la cui meta è il benessere fisico, mentale e sociale, attraverso strumenti vicini a loro.
Il cinema e l'imitazione
Se la scuola è uno dei primi luoghi di socializzazione dove si impara a convivere insieme agli altri, il cinema è una delle prime modalità in cui vediamo rappresentate delle vite che possono, o meno, assomigliare alle nostre, che ci possono ispirare, spaventare, proporci degli esempi da seguire oppure degli atteggiamenti da evitare.
Ciò che vediamo sullo schermo in qualche modo influenza le nostre vite e, per questo, è necessario prestare attenzione alle narrazioni che si propongono, alle modalità in cui vengono poste e a come anche solo singole scene possano avere un impatto tanto decisivo su ciascuno/a di noi.
Un esempio sono le scene di fumo presenti nei film di qualunque genere ed epoca, che conferiscono alla sigaretta un’accezione positiva, diventando così uno strumento per incentivare le interazioni sociali, per rendere affascinanti o aiutare a scaricare ansie e tensioni. Tutti temi molto vicini ai/lle adolescenti e pre-adolescenti.
È comprensibile quindi che essere posti di fronte a queste scene possa influenzarci e indurci a ricorrere al fumo per sentirci più a nostro agio con i/le coetanei/e, e con noi stessi/e.
Le scuole possono diventare un luogo privilegiato in cui riflettere su questi messaggi e instaurare, tramite il cinema, un dialogo sui temi del fumo e sui corretti stili di vita, favorendo lo sviluppo di uno sguardo critico verso ciò che vediamo e non lasciando che ci condizioni.
Di seguito alcuni dei progetti portati avanti da WALCE in questo ambito.
Cenere di Stelle
“Cenere di Stelle” è un saggio scritto da Edoardo Altomare e Domenico Galetta, due oncologi appassionati di cinema, che tratta dell’effetto che le scene di fumo nei film possono avere sugli adolescenti.
Attraverso un’iniziativa interattiva si è passati, da un coinvolgimento a livello individuale, a un progetto più divulgativo che favorisce l’incontro e il dialogo tra docenti e ragazzi, diventando uno strumento per stare insieme e scambiarsi opinioni.
Nel volume viene sottolineata la necessità di un sistema che limiti l’esposizione dei/lle giovani a film che spesso rappresentano il fumo di sigaretta come una pratica positiva, appunto.
Presentazione del libro "Cenere di Stelle" svoltasi il 24/02/2014 a Bari
BLAAM
Il progetto, rivolto a studenti/esse e insegnanti, prevedeva in origine l’utilizzo di un’app, BLAAM, attraverso la quale votare un film, segnalarne le scene di fumo, guadagnare dei punti per ottenere dei biglietti gratuiti per il cinema.
Oggi BLAAM è un progetto itinerante che viene portato nelle scuole per parlare di cinema e delle scelte che possono rendere le azioni più accattivanti, cercando d’indagare la coerenza con il messaggio che si vuole trasmettere.
Come “Cenere di Stelle”, anche BLAAM indaga sul senso delle scene di fumo nel contesto cinematografico.
Per saperne di più, clicca sul link del progetto, o scrivi una mail a info@womenagainstlungcancer.eu
E-CIG: svapare o fumare? È sempre un problema
Svapo, E-cig monouso, pre-riempite, a serbatoio riempibile, pod pre-riempito, PUFF… Negli anni le alternative alle sigarette tradizionali sono aumentate sempre di più, attirando soprattutto ragazzi/e e adolescenti, con la promessa di essere meno dannose delle sigarette tradizionali, cavalcando l’onda delle mode che creano quel senso di accettazione tra coetanei.
La numerosa varietà di alternative e la sottovalutazione dei danni che comportano ha avuto come conseguenza l’abbassamento dell’età di approccio al fumo: si inizia sempre prima anticipando l’impatto negativo sulla nostra salute.
La differenza tra le sigarette elettroniche e quelle tradizionali risiede nei meccanismi e nelle sostanze utilizzate: l’E-cig riscaldano un liquido per produrre aerosol che viene inalato; gli e-liquid possono contenere o meno nicotina e additivi, aromi e altre sostanze chimiche: molti di questi composti sono tossici per la salute delle persone.
WALCE ha lavorato alla sensibilizzazione su questo tema realizzando flyer informativi, per adolescenti e adulti.
Scarica il flyer più adatto a te:
Giovani e scienza
Fattore J2.0
La scienza avanza ogni giorno in tantissimi ambiti grazie all’impegno di milioni di professionisti/e, che hanno come obiettivo il miglioramento della qualità di vita delle persone, in particolare di quelle affette da patologie di diversa serietà e notorietà.
Per fare questo, però, il progresso scientifico ha bisogno della fiducia e dell’appoggio della società, in generale, ma soprattutto delle nuove generazioni, cioè coloro che o parteciperanno attivamente alla ricerca, o che in ogni caso ne saranno coinvolti nel corso delle loro vite, che sia affidandosi a un/a professionista, donando il loro impegno e il loro tempo, o in qualunque altro modo sia necessario.
Fondazione Mondo Digitale, insieme a Janssen Italia – azienda farmaceutica di Johnson & Johnson – e WALCE hanno collaborato per realizzare la nuova edizione di Fattore J, un progetto nato proprio dalla volontà di avvicinare i/le giovani alla scienza, in particolare alla ricerca medica, e alimentare la loro fiducia nei suoi progressi.
Fattore J2.0 si pone l’obiettivo di dare maggiore visibilità ai/lle pazienti ed educare i/le giovani a sviluppare maggiore empatia nei confronti delle persone con patologie più rare o di maggiore gravità, tra cui le patologie del polmone.
A questo scopo, sono state previste diverse iniziative rivolte agli/le studenti/esse delle scuole secondarie di II grado, quali la formazione online tramite interventi delle associazioni, dei pazienti e dei dipendenti di Janssen su alcuni ambiti terapeutici meno conosciuti; laboratori di “Science Fact check”, in cui si mettono alla prova le capacità dei/lle giovani di verificare le informazioni e le notizie legate alla scienza; la nomina di 20 membri che prendano parte al programma per la formazione alla pari e la definizione del primo “Manifesto della salute”; una campagna informativa e di comunicazione.
Per saperne di più, visita la pagina del progetto, o scrivi una mail a info@womenagainstlungcancer.eu